(Post published in English also)
Nel corso del 2014, soprattutto nell’ultima parte dell’anno, si è verificato un rilevante cambiamento del mercato delle scommesse sportive. Prescindo dall’ulteriore cambiamento che sarà determinato dalla processo di regolarizzazione di oltre 2.000 CTD attualmente in corso. Mi riferisco invece al cambiamento dei volumi e della struttura del mercato conseguente all’introduzione del palinsesto complementare, alla connessa forte crescita delle scommesse live e all’ingresso di bet365 nel mercato legale.
È diffusa l’impressione che il peso del gioco on line nel giro di pochi mesi sia fortemente cresciuto e che bet365 abbia raggiunto una posizione di leadership, non solo del segmento delle scommesse online ma del settore totale delle scommesse.
La portata di questi cambiamenti è in realtà assai esagerata. Ciò è pericoloso in questo momento nel quale si sta rifondando la regolazione del gioco, perché le letture distorte dell’evoluzione del mercato possono ingannare i decisori politici e portare a scelte sbagliate. Questa distorsione di lettura ha la stessa madre degli equivoci riguardo ai trend del gioco avvenute nel corso degli ultimi anni, vale a dire l’utilizzo del dato della raccolta per confrontare giochi e situazioni con payout e margini completamente diversi. Ve lo dimostro con una analisi riferita al trimestre novembre 2014 – gennaio 2015, nel quale anche bet365 è stata pienamente attiva sul mercato dot.it.
L’introduzione del palinsesto complementare poco ha cambiato nel gioco fisico. Il gioco sui palinsesti complementari costituisce solo il 5% – 10% del totale in termini di raccolta. Inoltre il gioco nei punti fisici è cresciuto negli ultimi tre mesi (novembre ’14 – gennaio ’15) del 6% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente, sulla base dei dati resi disponibili dall’AAMS.
La situazione del gioco online è invece ben diversa. L’introduzione del palinsesto complementare ha cambiato il profilo del gioco. Le scommesse online sui palinsesti complementari rappresentano oggi il 40% – 50% del totale benché l’offerta sia concentrata su pochi operatori. Ma il palinsesto complementare è costituito in gran parte da gioco live, i cui payout sono molto più alti di quelli del gioco tradizionale pre-play, perché è un gioco di scommessa ripetuta. Per la restante parte le scommesse dei palinsesti complementari riguardano manifestazioni minori, più difficili da quotare e sulle quali il payout è più alto di quello registrato sui palinsesti ufficiali dall’ADM. Sulla base delle dichiarazioni espresse da operatori ed esperti, la raccolta su palinsesto complementare raggiunge il 75% – l’80% nel caso di bet365 ed è attorno al 60% per Bwin, William Hill e Paddy Power. Sui dati dell’AAMS la raccolta delle scommesse online nel trimestre novembre ’14 – gennaio ’15 è cresciuta rispetto all’anno prima del 73%. Un aumento riconducibile ai volumi di bet365 e alla crescita degli altri operatori sportbook che ho menzionato. Ma, colpo di scena, sempre sulla base dei dati ufficiali dell’AAMS, a fronte di tale crescita della raccolta il margine è addirittura calato del 5%.
E ancora, bet365 sembra avere una quota delle scommesse online + offline circa del 14%, simile a quella di Lottomatica, Snai e Sisal. Ma se guardiamo quello che conta, se guardiamo il margine, la situazione è ben diversa. Il margine di bet365, in relazione alla quota enorme di gioco live su palinsesti complementari vale indicativamente 4% – 6%, mentre il margine dei leader tradizionali del settore delle scommesse è circa tre volte maggiore.
In conclusione, la crescita dell’industria delle scommesse online è solo apparente, se la misuriamo correttamente.