Il trend del settore del gioco nel primo semestre 2015

La stampa specializzata informa (http://www.jamma.it/cronache/giochi-nel-primo-semestre-2016-raccolta-43-miliardi-di-euro-bene-scommesse-sportive-lotto-e-giochi-on-line-68670) che, sulla base dei dati ADM, nel primo semestre dell’anno la raccolta del mercato italiano dei giochi è cresciuta di circa il 3% rispetto al 2014. I dati sono espressi come al solito in raccolta. Perciò vanno esaminati con attenzione.
Contano ai fini del trend soprattutto gli andamenti di alcuni giochi. Crescono le scommesse +31%, il Lotto e 10eLotto +12%, i giochi online puri (casinò games, poker e skill) +3,5%. È interessante osservare che, nonostante la violenta campagna “contro”, crescono anche i volumi di AWP e VLT, +2% e +1% rispettivamente. Calano invece i Gratta e Vinci -5,7%, i GNTN -11,3% ed il bingo addirittura -31,3%.
L’uso della raccolta non ha introdotto distorsioni nella valutazione del trend delle singole categorie di giochi, salvo il caso delle scommesse (sportive a quota fissa) la cui crescita pesa da sola per l’1,5%, cioè per la metà della crescita totale del settore, e il caso del Lotto e 10eLotto la cui crescita vale circa l’1% della crescita totale.
Il trend della raccolta delle scommesse è correttamente assegnato allo sviluppo dell’offerta live. Ma la scommessa live è fondamentalmente un prodotto diverso dalla scommessa pre-play ed è offerta con una percentuale di allibramento molto più bassa. Inoltre anche i payout delle scommesse pre-play nel 2015 sono stati più favorevoli per il giocatore rispetto all’anno prima. Con la conseguenza che l’andamento della spesa delle scommesse è ben diverso da quello della raccolta. Sulla base dei dati di cui EGLA dispone mentre la raccolta cresce del 32% la spesa è addirittura in contrazione dell’11%, nonostante le innovazioni e l’ingresso di importanti operatori dal mercato dotcom.
Riguardo al Lotto, la crescita di questo segmento di gioco è determinata dal successo della variante 10eLotto, che ha un payout medio di circa il 70%, rispetto al payout medio di circa il 55% del gioco tradizionale. Conseguentemente la crescita è in larga misura apparente.
Complessivamente tali cambiamenti del mix hanno un impatto tale da determinare una divaricazione significativa dell’andamento della raccolta rispetto a quello della spesa.
Non è l’unica distorsione di lettura del mercato provocato dall’uso della raccolta. Come al solito la raccolta amplifica e distorce la dimensione del gioco online. Sulla base dei dati pubblicati i giochi online puri (casinò, poker e skill) generano una raccolta di 6,4 miliardi di euro, pari al 15% della raccolta totale. Ma la spesa di quegli stessi giochi è 236,5 milioni di euro vale a dire il 3,7% della raccolta. Invece la spesa calcolata sul totale dei giochi è ben il 20% della raccolta. La dimensione vera del gioco online, pur in crescita, è 5,5 volte inferiore a quanto appare dai dati della raccolta.
Insomma, in questo settore non ci si può fermare a letture sommarie e superficiali. Sarebbe ad esempio interessante esaminare cosa nasconde la crescita del gioco online. Rimandiamo l’analisi ad un successivo post.

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